Inchiesta suppletiva per Jacques-Émile Sontag: un esempio attuale di santità vincenziana

Il 6 marzo 2025 si è aperta a Parigi l'inchiesta suppletiva sulla causa di canonizzazione di Jacques-Émile Sontag, Servo di Dio della Congregazione della Missione. Il suo eroico servizio tra i profughi e la testimonianza di fede e carità sono oggi un modello ispiratore per tutta la Famiglia Vincenziana. Scopri l'attualità della sua vita dedicata al servizio missionario.

Maison Vicariale de ParisIl 6 marzo 2025 sulla richiesta del Dicastero delle Cause dei Santi, presso la Maison Vicariale de Paris, si è svolta la Sessione inaugurale dell’Inchiesta diocesana supplementare della causa di canonizzazione di Jacques-Émile SONTAG, lazzarista, Arcivescovo di Ispahan dei Latini, e compagni martiri: François MIRAZIZ, Mathurin L’HOTELLIER, Nathanaël DINKHA.

Mons. Michel GUEGUEN, presidente di questa sessione, ha introdotto la Sessione inaugurale dell’indagine supplementare richiesta dal Dicastero. Ha parlato dell’aspetto formale di questa sessione, ma anche del suo aspetto spirituale, per il quale è opportuno mettersi alla presenza di un gruppo di persone di porsi alla presenza di Dio.

Dopodiché, su richiesta del Dicastero delle Cause dei Santi del 16 maggio 2024, ho chiesto a mons. Dubois di aprire un’indagine supplementare. Dopo seguiva la lettura dei decreti delle nomine – da parte di Mons. Michel Gueguen – gli ufficiali per la menzionata Inchiesta. In seguito, il Delegato episcopale – Abbé MOREAU, il Promotore di giustizia – Abbé de MORAND, il Notaio – Mgr PHAN-THANH, il Mons. Dubois e il Postulatore Generale – hanno prestato il giuramento.

Inchiesta suppletiva per Jacques-Émile Sontag: un esempio attuale di santità vincenziana

In questo periodo di Quaresima, tempo privilegiato per riflettere sulla nostra fede e sul nostro impegno cristiano, guardiamo alla testimonianza luminosa di Jacques-Emile Sontag, missionario vincenziano e Servo di Dio, nato il 16 giugno 1869 a Dinsheim-sur-Bruche.

Sin dalla giovane età, Jacques-Emile Sontag decise di dedicare la propria vita al servizio missionario, entrando nella Congregazione della Missione fondata da San Vincenzo de’ Paoli. Ordinato sacerdote, dimostrò presto le sue capacità organizzative e la sua straordinaria sensibilità pastorale, divenendo superiore della scuola della Missione a Isfahan, in Persia, dove si dedicò con fervore e determinazione all’educazione e alla cura dei più poveri e vulnerabili.

La sua vita fu segnata profondamente dall’amore concreto e dalla carità eroica, in particolare durante il drammatico genocidio del popolo assiro-caldeo nel 1915. In quel tragico contesto storico, Jacques-Emile Sontag scelse di restare accanto alle migliaia di profughi che si rifugiavano nella Missione Francese in cerca di aiuto e protezione. Di fronte alla sofferenza immensa di circa 50.000 persone in fuga, egli mobilitò tutte le sue risorse materiali e spirituali, distribuendo generosamente gli aiuti ricevuti dalla Francia e arrivando a vendere persino i propri effetti personali pur di alleviare le sofferenze dei rifugiati.

La sua scelta radicale di vicinanza e solidarietà lo portò a condividere fino alla fine la sorte del popolo a lui affidato. Rimasto fermamente nella missione nonostante il pericolo imminente, fu assassinato il 31 luglio 1918 davanti alla chiesa di Ourmiah.

La testimonianza di Jacques-Emile Sontag è oggi straordinariamente attuale per noi membri della Congregazione della Missione e per tutta la Famiglia Vincenziana. Il suo esempio ci ricorda il cuore autentico della nostra vocazione: servire Cristo nei poveri con semplicità, umiltà e zelo apostolico. Sontag ci mostra che la carità vincenziana non è un concetto astratto, bensì una scelta coraggiosa che si concretizza nel dono totale di sé, senza riserve, anche nei momenti più bui della storia.

In un tempo di Quaresima in cui siamo chiamati alla conversione e all’approfondimento della nostra missione, la vita del Beato Jacques-Emile Sontag ci invita a riscoprire il senso autentico del nostro servizio missionario: essere sempre vicini a chi soffre, essere pronti a donare tutto per amore e fiducia nella Provvidenza divina.

Oggi, mentre ci prepariamo spiritualmente alla Pasqua, ispirandoci a Jacques-Emile Sontag, rinnoviamo il nostro impegno di missionari vincenziani, consapevoli che solo una vita donata con amore e coraggio è capace di testimoniare pienamente la bellezza e la forza del Vangelo.

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P. Serhiy Pavlish, C.M
Postulatore Generale

 

 

 

Jacques-Émile Sontag

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