L’anno 2025 segna un momento importante nella vita della Congregazione della Missione (Vincenziani), con le comunità di tutto il mondo che celebrano i 400 anni dalla sua fondazione. Il carisma vincenziano, nato nel XVII secolo con la vita e la missione di san Vincenzo de’ Paoli, è fiorito per oltre quattro secoli. Questo lascito continua a ispirare e guidare numerose persone e comunità dedite al servizio dei poveri, degli emarginati e dei più vulnerabili. Al cuore della forza e della resilienza di questo carisma vi è l’intreccio tra identità vocazionale e identità vincenziana. In questo articolo desidero esplorare cosa significhi avere un’identità vocazionale vincenziana e come il carisma vincenziano sia ancora oggi rilevante e potente.
L’identità vocazionale è il senso di chiamata che dà significato e missione alla vita di una persona. Per chi si ispira a san Vincenzo de’ Paoli, l’identità vocazionale si radica profondamente nel servizio. A differenza della vocazione laica, quella vincenziana va oltre il ruolo o la professione: è un impegno a incarnare lo spirito di compassione, umiltà e amore che san Vincenzo ha testimoniato.
Nel contesto vincenziano, l’identità vocazionale implica:
Essere vincenziani non significa solo svolgere attività o progetti: è uno stile di vita che riflette i valori insegnati da san Vincenzo. Questa identità ha dimostrato di essere flessibile e durevole, superando generazioni e culture.
Elementi fondamentali dell’identità vincenziana:
Per un vincenziano, identità vocazionale e vincenziana sono inseparabili. Non si tratta solo di “fare”, ma di “essere” nello spirito di san Vincenzo. Questo impegno si vede nella vita dei vincenziani – sacerdoti, Figlie della Carità, laici e altri gruppi legati a questa tradizione.
La vocazione vincenziana è:
Il 400° anniversario ricorda la forza e l’adattabilità del carisma. Nel corso dei secoli i vincenziani hanno affrontato sfide sociali – istruzione, salute, senzatetto, esclusione. Oggi rispondono a nuove povertà: migrazione, ingiustizie ambientali, disuguaglianze globali. L’azione vincenziana unisce interventi immediati e lotta per il cambiamento strutturale, seguendo la visione di giustizia e compassione di san Vincenzo.
Il carisma resta forte, ma il futuro presenta sfide: secolarizzazione, individualismo, tensioni sociali e politiche. Costruire una solida identità vocazionale è cruciale. I giovani vincenziani sono invitati a vivere questo carisma oggi, integrando tecnologia, nuovi strumenti di comunicazione e dialogo interculturale, senza perdere i valori fondamentali del servizio, dell’umiltà e dell’amore.
Il carisma vincenziano, nato dalla vita e dalla missione di san Vincenzo de’ Paoli, è una forza viva e trasformante. Per chi l’abbraccia, è un cammino esigente ma profondamente gratificante. Le loro vite testimoniano il potere del servizio, della compassione e della fede concreta. Celebrare questi 400 anni ci ricorda che la missione continua. Il mondo ha ancora bisogno di vincenziani – persone che vivano la loro vocazione incarnando amore, giustizia e umiltà. Rispondendo a questa chiamata, assicurano che l’eredità di san Vincenzo continui a ispirare, guarire e trasformare il mondo per molte generazioni.
Padre Francis Joseph Kumar, CM
Madrid