Il documento caricato è un materiale per un ritiro spirituale, preparato da P. Aarón Gutiérrez Nava CM, e riguarda il tema della “consacrazione e profezia”. È destinato a essere utilizzato per la preghiera e la meditazione durante un intero mese, non in un solo giorno...
Il documento caricato è un materiale per un ritiro spirituale, preparato da P. Aarón Gutiérrez Nava CM, e riguarda il tema della “consacrazione e profezia”. È destinato a essere utilizzato per la preghiera e la meditazione durante un intero mese, non in un solo giorno. Il documento parte dal concetto che oggi mancano profeti nella società e sottolinea la necessità di figure profetiche che, con passione, si impegnino nell’evangelizzazione e nella giustizia sociale, soprattutto per i poveri.
Viene descritto il ruolo del profeta come qualcuno che, seguendo l’esempio di Gesù, è chiamato a cambiare la storia del mondo con ardore e fervore. La profezia si lega fortemente alla vocazione cristiana, con l’invito a rinnovare la propria consacrazione tramite una vita di preghiera, riflessione e pratica dei consigli evangelici (povertà, castità e obbedienza). Il documento affronta anche il problema dell’ateismo pratico, dove le persone vivono come se Dio non esistesse, pur credendo in Lui.
L’autore invita a rivitalizzare la dimensione profetica della vita consacrata, evidenziando la necessità di andare contro l’idolatria contemporanea legata al potere, al denaro e al sesso, e di rinnovare il proprio impegno verso Dio e i poveri. Infine, propone una serie di riflessioni e azioni per ravvivare lo spirito profetico, facendo leva su concetti come la stabilità, l’obbedienza e la castità, vissuti come atti di amore e servizio radicale verso Dio e il prossimo.
Se hai 16, 20 o 28 anni e senti che la fede non può restare “a schermo spento”, la spiritualità vincenziana ti mette in mano una bussola semplice: Gesù che annuncia il Vangelo ai poveri. Non è un “settore” della pastorale: è lo stile di Gesù, per tutti, in ogni tempo. Nella Congregazione della Missione questa bussola è diventata un cammino comunitario con tre coordinate molto chiare: crescere nella santità, evangelizzare i poveri, formare servitori del Vangelo.
Famiglia Vincenziana, ci avviciniamo alla Commemorazione di tutti i fedeli defunti (2 novembre) come a un passaggio di grazia: non una giornata di nostalgie, ma un esercizio comunitario di speranza pasquale. La liturgia ci consegna parole che sono roccia su cui appoggiare il cuore: «Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata». È il centro del nostro credere, e anche il centro del nostro servire.
Ottobre, mese missionario, volge al termine: è tempo di raccogliere quanto lo Spirito ha seminato in noi per l’evangelizzazione dei poveri.
Alla luce del Vangelo e del carisma vincenziano, rinnoviamo la coscienza di essere chiamati, consacrati e inviati.
Queste pagine offrono una meditazione teologico-liturgica sulla vocazione missionaria, perché il fuoco acceso in ottobre continui a bruciare tutto l’anno.
Un rinnovato strumento di preghiera per tutta la Famiglia Vincenziana.
I nuovi libri liturgici aggiornano testi, calendario e linguaggio secondo il Messale Romano 2019.
Con l’uscita dell’Esortazione Apostolica Dilexi te di Papa Leone XIV, la famiglia vincenziana avverte una risonanza particolare: nel testo emergono riferimenti e suggestioni che richiamano, con forza, il carisma che san Vincenzo de’ Paoli e santa Luisa de Marillac hanno seminato nella Chiesa.
Un invito a vivere il presente con lo sguardo di San Vincenzo, imparando la pedagogia della tenerezza.
Un cammino che unisce fede e vita quotidiana.
Un orizzonte di speranza per la Chiesa e per i poveri.