Padre Jorge María Salvaire CM nacque a Castres (Francia) il 6 gennaio 1847. Nel 1866 entrò nel noviziato della Congregazione della Missione a Parigi, e fu ordinato sacerdote il 4 giugno 1871. Arrivò a Buenos Aires nell’ottobre dello stesso anno e il 3 dicembre partecipò al primo pellegrinaggio generale al santuario di Luján, organizzato in occasione della fine della peste della febbre gialla.
Questo fu il suo primo contatto con la Vergine di Luján.
Al suo ritorno a Buenos Aires, profondamente commosso, commentò: “Questo gioiello ha bisogno di un nuovo scrigno”, alludendo alla necessità di costruire un nuovo tempio in sostituzione di quello esistente.
Nel gennaio 1872 i Lazzaristi assunsero la cura pastorale del Santuario di Luján; e il 9 maggio P. Salvaire fu assegnato lì come sacerdote collaboratore di P. Eusebio Fréret.
Due anni dopo, nel gennaio 1874, partì per la missione di Azul per evangelizzare gli indios del capo Cipriano Catriel; ed estese la sua visita alla tribù dei caciques (capi) José María Railef (a Bragado) e Ignacio Coliqueo (a Los Toldos).
Nel novembre 1875 giunse alle tellerías del capo Manuel Namuncurá, a Salinas Grandes (La Pampa), per soccorrere i prigionieri e cercare di estendere la missione a quei luoghi lontani. Lì, di fronte al pericolo di una morte imminente, pronunciò il suo voto alla Vergine di Luján, promettendole, se lo avesse salvato: di scrivere la sua storia, promuovere il suo culto e costruire un tempio degno di Lei.
Tornato a Luján, pubblicò nel 1885 la sua famosa Historia de Nuestra Señora de Luján: la sua origine, il suo santuario, i suoi miracoli e il suo culto.
Nel 1886 si recò a Roma come inviato dell’episcopato argentino per far benedire a papa Leone XIII la corona della Vergine, che lui stesso aveva fatto a Parigi; e per ottenere altri privilegi pontifici per il Santuario di Luján. L’8 maggio 1887, nell’ambito di un’imponente cerimonia, si tenne l’incoronazione pontificia della Sacra Immagine, sotto l’effettiva direzione dello stesso Salvaire, che riunì a Luján più di 20.000 pellegrini. Il 25 maggio 1889 fu nominato curato e cappellano del Santuario. Il 6 gennaio 1890 fondò la rivista La Perla del Plata, un mezzo grafico per mantenere una comunicazione fluida con i devoti della Vergine in tutto il paese.
Il 6 maggio dello stesso anno con l’autorizzazione del vescovo León Federico Aneiros e della Congregazione, iniziò la costruzione della monumentale Basilica Nazionale, in stile neogotico, prodigandosi per raccogliere i fondi economici necessari e ispirando i suoi squisiti ornamenti. Inizia così l’organizzazione dei grandi e massicci pellegrinaggi, facendo affidamento sulle possibilità di comunicazione offerte dai diversi rami ferroviari che confluivano a Luján. Curò anche la posa delle strade in prossimità del Santuario per facilitare un rapido e comodo accesso dei pellegrini al Santuario.
Padre Salvaire fu l’ispiratore dell’Arciconfraternita di N.ra Signora di Lujàn e il fondatore nella città delle Conferenze Vincenziane maschili e femminili e del Circolo Cattolico degli Operai. Principale promotore della crescita di Lujàn ebbe anche un importante ruolo nella creazione del suo Ospedale. Fu insomma una eminente figura della storia religiosa argentina. Apostolo instancabile di Maria di Lujàn ne diffuse la devozione anche nei vicini Paesi di Uruguay e Paraguay.
L’episcopato argentino di quel tempo, facendo eco al desiderio di molte persone di vedere don Salvaire consacrato vescovo per le sue qualità personali di pastore ispirato e per i continui sforzi compiuti per promuovere la devozione alla Vergine di Luján, richiese in lettera a Papa Leone XIII tale nomina . A questa richiesta si unirono i vescovi di Montevideo, Mariano Soler, e di Asunción del Paraguay, Juan Sinforiano Bogarín. La petizione così recitava: “… Quel virtuoso Sacerdote, così esemplare, illuminato e universalmente apprezzato, è veramente molto meritevole. Oltre ad essere stato un instancabile missionario tra gli Indios, dal 1875 al 1884, ha acquisito grandi titoli alla nostra gratitudine e apprezzamento dei fedeli per i suoi costanti e straordinari sforzi e ardente zelo nell’accrescere e propagare in modo prodigioso la devozione alla Madonna Signora di Luján nelle Repúblicas del Plata, divenendone il più illuminato Apostolo senza risparmiare lavoro e sacrifici di alcun genere, avendo ottenuto con il suo instancabile e illuminato zelo, di ravvivare questa devozione in modo tale che oggi l’afflusso a detto Santuario di visitatori e di pellegrini regionali e nazionali è notevole e straordinario . Oltre a questo ha acquisito il merito distinto di comporre una storia monumentale della Vergine di Luján; di essere il promotore e l’organizzatore della solenne Incoronazione di detta Immagine e l’iniziatore del progetto monumentale della Basilica in corso di realizzazione, portato all’attuale stato di avanzamento dal suo indescrivibile e costante impegno. Tanti e così grandi meriti contratti da questo illuminato figlio di San Vincenzo de Paoli, ci hanno spinto a chiedere a Vostra Santità, come ricompensa per i suoi illuminati servizi e come onore per il Santuario di Nostra Signora di Luján, che il suo attuale Cappellano sia promosso alla dignità di Vescovo titolare… ”.
Morì improvvisamente nel Santuario per una sincope cardiaca, all’età di cinquantadue anni, il 4 febbraio 1899, contemplando il volto della sua beata Madre. Le ultime parole che pronunciarono le sue labbra furono: “Oh, mio Gesù, io credo in te, ti amo! Spero in te, o dolcissima Vergine di Luján! Amen”.
Le sue spoglie riposano nella Basilica stessa, sull’altare della Medaglia Miracolosa.